Beffa green, metano alle stelle

L'aumento del prezzo mette in crisi tanti imprenditori: la denuncia di Confartigianato

Auto alimentata a gpl
Un'auto alimentata a gpl

Ha, davvero, il sapore della beffa. Mentre limiti alla circolazione da un lato e incentivi dall’altro spingono gli automobilisti a scegliere veicoli “green”, il prezzo del metano per autotrazione – combustibile che è considerato meno inquinante a confronto con benzina e gasolio, peraltro anch’essi sempre più cari – supera i 2 euro al chilogrammo. È un guaio soprattutto “per il sistema imprenditoriale”, come denuncia Confartigianato in una nota: numerose flotte annoverano infatti mezzi alimentati con questi idrocarburo.

L’impennata sarebbe dovuta soprattutto all’aumento dei prezzi di contratto per il mese di ottobre. Tra le altre motivazioni ci sarebbero la scarsa programmazione nell’ approvvigionamento dei carburanti con un basso livello di stoccaggio dei siti, l’aumentata richiesta di energia a seguito della ripresa economica asiatica, i tagli consistenti di fornitura all’Europa da parte della Russia causati da lavori di manutenzione e l’escalation inarrestabile dei prezzi delle materie prime.

“La situazione è molto critica – sottolinea Claudio Piazza, rappresentante nazionale per il settore Gpl e metano per autotrazione di Confartigianato – e sta rischiando di mettere in ginocchio un settore di eccellenza per il nostro Paese, che presenta enormi opportunità di decarbonizzazione. A livello del nostro Sistema associativo nazionale ci siamo immediatamente attivati con i ministeri competenti chiedendo interventi immediati per sollecitare la calmierazione dei prezzi. Si sta correndo il rischio di vanificare gli ingenti sforzi fatti dal Governo nel sostenere lo sviluppo del biometano per autotrazione attraverso i fondi del Pnrr”. “A fronte dei forti e repentini rincari che vanno a creare gravi danni ad imprese ed utenti – commenta Michele Quaglia, referente nazionale della meccatronica di Confartigianato – sorge spontanea una domanda: quale sarebbe dunque l’obiettivo della tanto evocata transizione energetica? Prima ci invitano a sostenere i combustibili alternativi, poi ci impongono prezzi insostenibili, con aumenti pesanti dalla sera alla mattina”. “Si tratta di un’emergenza gravissima – aggiunge Luca Crosetto presidente di Confartigianato Imprese Cuneo -  che rischia di travolgere l’intero settore dei trasporti su strada, con gravi ripercussioni per le aziende del settore che operano nell’ottica della tutela ambientale e sui cittadini  che hanno scelto questo carburante per avere anche un risparmio economico”.