Joe Bastianich: “Non vedo l’ora di suonare a Cuneo e mangiare un piatto di plin”

Intervista al personaggio tv, manager della ristorazione e musicista in concerto al Toselli

Bastianich e La terza classe concerto al Toselli

Il suo nome è legato al mondo del “food”, perché è un manager di successo nella ristorazione, ma anche alla tv, in America come in Italia, come giudice di talent, al tempo stesso spietato e simpatico. Il suo accento e la sua parlata sono diventati famosi quanto lui. Ma lui è anche un appassionato musicista. È Joe Bastianich che sarà a Cuneo lunedì 20 dicembre alle 21, sul palco del teatro Toselli per esibirsi con la band napoletana “La terza classe”. Il concerto, a base di sonorità made in Usa che spaziano dal folk al bluegrass e al rock, è il secondo di una rassegna di quattro eventi “fuori cartellone” organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Cuneo tra dicembre 2021 e aprile 2022. I biglietti per assistere allo spettacolo, in vendita online al link SiTickets (comune.cuneo.it) e il giorno dello spettacolo al botteghino a partire dalle 16, hanno un costo di 20 euro per poltrone e palchi, 12 euro per la balconata e 8 euro per la prima e la seconda galleria. Non sono previste riduzioni. 
Il concerto è un riuscito connubio di brani acustici ed elettrici, con un sound che mescola i molti stili che hanno segnato l’ispirazione musicale del “Restaurant man”, che si esibisce alla voce e alla chitarra acustica accompagnato da Pierpaolo Provenzano (voce e chitarra acustica), Enrico Catanzariti (voce e batteria), Rolando “Gallo” Maraviglia (voce e basso), Alfredo D’Ecclesiis (voce e armonica) e Michelangelo Bencivenga (voce e banjo).
In attesa di vederlo sul palco cuneese lo abbiamo intervistato per i lettori de la Fedeltà.

Non è la prima volta in provincia di Cuneo... e neppure la prima volta che porti la tua musica qui in Granda?
Questo è un territorio che conosco bene, una terra che mi piace molto. Ho già suonato a Bra qualche anno fa e poi ho lavorato e sto lavorando con Farinetti (Eataly a Manhattam, ndr) e sono socio di un’azienda vitivinicola a La Morra. Questa volta sono a Cuneo per portare un po’ della mia musica e un po’ di divertimento dopo la lunga pausa del Covid.
Nel settembre del 2019 eri uscito con un Album, Aka Joe... poi la pandemia.
Già, come si dice sono uscito nel momento giusto (sorride). In realtà nel lungo periodo in cui sono stato fermo, ho anche lavorato a nuovi pezzi, e alcuni li ascolterete nel concerto a Cuneo. Sarà con una nuova formazione, La terza classe, sono una band napoletana che ho conosciuto anni fa. Quest’estate abbiamo deciso di fare qualche data insieme, per divertirci, ne è uscito un tour di 30 date.
Parlare di Joe Bastianich significa parlare di America, ma anche di Italia, dove sono le origini dei tuoi genitori. E poi di cucina, perché sei un manager nel settore del food e della ristorazione. 
Se dovessi paragonare la tua musica ad un piatto, cosa sarebbe?
La mia musica va dal folk americano al bluegrass al rock, e l’incontro con i ragazzi de La terza classe è molto interessante anche per questo. Un piatto, dici? Sarebbe un bel piatto di barbecue, e non solo perché è l’ultimo ristorante che ho aperto (il Joe’s American BBQ, a Milano, ndr), ma soprattutto perché è una musica dal sapore deciso, intenso e come la carne affumicata.
Il grande pubblico italiano ti ha conosciuto grazie a Masterchef Italia e poi in mille altri show televisivi, ma quando sei arrivato alla cucina di Masterchef in realtà tu avevi già fatto il giudice nella versione Usa. Nonostante sia un format, che differenza c’è tra le due versioni?
Masterchef è il format televisivo più diffuso al mondo e la sua forza è che riesce sempre ad essere uguale, ma allo stesso tempo si adatta al paese in cui viene fatto. Nella versione italiana forse c’è più spazio alle storie dei protagonisti, alle loro famiglie. Ed è giusto così perché per gli italiani la cucina è parte della vita e della famiglia.
Hai detto che non vedevi l’ora di tornare da queste parti. Cosa vorrai sulla tua tavola a Cuneo?
Non vedo l’ora di mangiare un buon piatto di agnolotti del plin, con un bicchiere di barolo. E se poi c’è anche un tartufo... non mi tiro indietro!

Il servizio su La Fedeltà di mercoledì 15 dicembre 2021.