Sono 290 i "pranzi sospesi" consegnati a casa il 25 dicembre. L’iniziativa, promossa dalla Caritas diocesana per il secondo anno, aveva come obiettivo di offrire un augurio il giorno di Natale per poter vivere lo spirito delle feste e un dono concreto di vicinanza a persone e a famiglie in stato di necessità, individuate e segnalate dai centri d’ascolto parrocchiali della diocesi. Durante l’Avvento era stata lanciata una raccolta di offerte da destinare all’iniziativa. Alla preparazione delle borse con il pranzo hanno partecipato una quarantina di volontari (nelle foto), in gran parte giovani.
“Natale è un giorno speciale. L’umanità festeggia una ricorrenza che ha segnato una svolta radicale nella propria storia. Per i credenti nel Natale si festeggia l’amore di Dio verso l’umanità: Dio si incarna, ci viene incontro, si fa uno di noi, ci accompagna, ci salva”. Sono le parole che Nino Mana a nome di tutta la Caritas ha rivolto ai volontari prima del servizio, come momento di raccoglimento per indicare il senso profondo del gesto. “Oggi vogliamo dare un significato particolare a questa iniziativa di portare nelle case di molte famiglie del cibo per il pranzo - ha aggiunto il direttore della Caritas -. Non si tratta di togliere la fame a qualcuno. Si tratta di non lasciare sentire sole, almeno in questo giorno, delle famiglie che nella vita faticano. Si tratta di richiamare, attraverso un piccolo segno, i valori importanti di Gesù ha portato al mondo e che hanno dato origine ad una nuova umanità: amore, fraternità, solidarietà, condivisione, giustizia, pace. Questo è il Natale”.
Caritas Fossano ringrazia i ristoranti fossanesi La Rosa Blu, Da Cate e Maria, La Brasserie (Tagliata) e l’Aquila Nera (Genola) che hanno aderito all’iniziativa del “Pranzo sospeso”, quanti hanno donato offerte e tutti coloro che hanno partecipato come volontari, contribuendo così a rendere più gioioso il Natale di tante famiglie fossanesi.
