Scuole e Covid: crescono i casi e il peso della responsabilità

Aumentano i positivi a Fossano e di conseguenza crescono le classi in isolamento, gli studenti in quarantena e quelli in autosorveglianza

Ritorno A Scuola Foto Costanza Bono 11
Foto Costanza Bono

Se il decreto sulle quarantene del 31 dicembre scorso sembrava poter dare un po’ di respiro alle scuole, la prima settimana di scuola sta mettendo in luce enormi difficoltà di gestione e un carico di lavoro enorme sulle spalle del personale scolastico di ogni livello.
Abbiamo sentito i dirigenti scolastici e abbiamo scattato una fotografia degli istituti fossanesi aggiornata a venerdì 13 gennaio.
All’Istituto Comprensivo Paglieri risultano assenti 169 alunni su circa 1.200 bambini. 2 sono le classi primarie in isolamento fiduciario (una a Fossano e una a Cervere) e una la classe delle scuole dell’Infanzia. 5 classi della scuola media sono in autosorveglianza e due classi della scuola primaria sono nella situazione cosiddetta T0 – T5 (didattica in presenza e obbligo di tampone per la presenza di un positivo al primo giorno e dopo 5 giorni). 16 i docenti assenti su un totale di 160 e 3 Ata su 44 complessivi.
All’Istituto Comprensivo Sacco sono 4 le classi in quarantena e 8 quelle in autosorveglianza. Risultano assenti, con un forte impatto sulla organizzazione, 38 docenti su 196 e 7 Ata.
Migliore la situazione all’Istituto Salesiano dove stanno rientrando alcuni docenti che erano in isolamento già dalle vacanze di Natale. Al momento i docenti assenti sono solo 3 e nelle classi mancano all’appello 34 studenti su 524. Nessuna classe si trova in isolamento sebbene la situazione sia in divenire e ci sia, attualmente, una classe in didattica integrata per 10 giorni per la presenza di due positivi.
Nessuna classe in isolamento anche alla Scuola dell’Infanzia Santa Maria del Salice mentre all’Istituto San Domenico sono tre le classi in didattica a distanza per la positività di alcuni studenti e di un insegnante. Regolare, invece, lo svolgimento del dopo scuola.
Nessuna classe interamente in quarantena al Liceo Ancina dove due classi, avendo due casi al loro interno, hanno attivato la modalità di didattica a distanza per i positivi, i non vaccinati e quanti hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni mentre restano in presenza gli altri studenti.

Al netto delle classi in isolamento e degli assenti complessivi, a pesare è la poca chiarezza che sta turbando le famiglie colpite dai provvedimenti. La differenza tra ordini di scuole diverse e in base al numero dei positivi in classe oltre alla differenza all’interno delle stesse famiglie in presenza di un caso positivo crea non poca confusione e alcune scuole segnalano un altissimo numero di telefonate da parte dei genitori che ammettono di brancolare nel buio. Mancano inoltre le forniture ministeriali di mascherine Ffp2.
“Siamo d’accordo che occorra garantire il diritto allo studio – ci dice Claudia Zanella, Segretario Generale di Cisl Cuneo -. Di nuovo viene scaricata la responsabilità della gestione sia organizzativa, sia di contact tracing, sulle spalle delle scuole. Si sta attribuendo ai dirigenti scolastici una funzione, una responsabilità che non hanno, costringendoli a prendere anche decisioni di tipo sanitario”.
Secondo il Segretario Generale della Cisl Cuneo siamo di fronte a molte categorie allo stremo: dai medici, al personale delle Asl addetto alla gestione dell’emergenza sanitaria, ai medici di base. “Occorre pensare anche al benessere del personale, che in questo momento è stanco. Si trova a dover sostituire, mettendo in campo una disponibilità enorme, un numero elevatissimo di colleghi assenti perché in isolamento o sospesi in assenza di vaccinazione. E questa pressione è una difficoltà assoluta di tutti coloro che hanno un ruolo in questa emergenza. L’impegno che si sta chiedendo alle scuole è grandissimo ed è lodevole il modo in cui lo stanno portando avanti, garantendo il servizio nonostante la grandissima fatica” conclude Zanella.