Lacrime davanti ai cancelli. “Siamo rimasti orfani”

L’emozione dei dipendenti. Spunta un fiore sulla porta di ingresso. L’azienda resterà chiusa per lutto dalle 22 di domenica 28 alle 14 di martedì 30 agosto

Balocco Dipendenti

Spuntano le lacrime davanti ai cancelli dello stabilimento Balocco di via Santa Lucia, sabato pomeriggio, all’uscita del turno delle 14. Le lacrime e un fiore, incastrato nella porta di ingresso che dà verso gli uffici. “Siamo rimasti orfani - dice commossa una dipendente -. Era come una persona di famiglia. Siamo tutti distrutti. Era bravissimo e gentilissimo, ci mancano le parole”. “Era un grande datore di lavoro - ripete una collega, 15 di anzianità alla Balocco - e soprattutto un grande signore con tutti i suoi dipendenti. L’ho visto l’ultima volta due giorni fa, sempre sorridente, sempre solare. Andare al suo funerale? Ci sarò, certo”.

Valter racconta un episodio, che ha condiviso anche sulla sua pagina Facebook: “Quattordici anni fa ebbi un infortunio sul lavoro. Dopo l’intervento chirurgico in ospedale, ho ricevuto una sua telefonata. Si accertava delle mie condizioni di salute. Sono rimasto stupito e mi ha fatto piacere. Non è da tutti chiamare in prima persona, avrebbe potuto delegare un suo collaboratore”. Ricorda anche di averlo salutato il giorno prima dell’incidente, “quando è venuto in reparto per accompagnare alcuni visitatori. Siamo 500 dipendenti, ma ci conosce tutti”. Cristina è una “nuova”, da un mese in azienda, ma anche lei ha un aneddoto da raccontare che ben descrive la semplicità di Alberto. “L’altro giorno mi ha aiutato a raccogliere i biscotti. Non sapevo chi fosse. I miei colleghi mi hanno detto dopo che era il signor Balocco. Si è comportato come se fosse uno di noi”.

In stabilimento, negli uffici, il dolore è grande. Giuseppe parla di uno “strano silenzio”. “Non ci credevo, pensavo fosse un fake”, racconta una sua collega riferendosi alla notizia della morte. Carla riferisce di “un giorno tristissimo”. Giuseppina descrive l’emozione di chi ha appreso la notizia soltanto stamattina. Elvio Fabrizi, dipendente in pensione, una carriera in Balocco, stella al merito del lavoro nel 2021, conclude: “Il nonno e il papà gli avevano dato una piattaforma di partenza eccezionale, ma lui ha trasformato la Balocco in un fiore all’occhiello dell’industria italiana. Ho collaborato con lui per decenni e non riesco ancora a credere che sia successo”.

L’azienda resterà chiusa per lutto dalle 22 di domenica 28 alle 14 di martedì 30 agosto. Gianfranco Bessone, dirigente alla Balocco ci consegna l’ultima testimonianza e l’ultimo pensiero. “Ho condiviso 35 anni di lavoro con Alberto, un rapporto stretto, fatto di vita quotidiana, e un fulmine me lo ha portato via in un attimo. Ora dobbiamo andare avanti continuando con la stessa determinazione e voglia di fare che lui aveva ereditato dalla vecchia generazione, e trasferirla alle nuove leve”.