Flashmob a Trinità a sostegno delle donne iraniane

Domenica 9 ottobre alle 10 manifestazione con Amnesty international

In tutto il mondo si stanno organizzando nelle piazze, nei luoghi simbolici delle nostre città, nei piccoli Comuni manifestazioni per sostenere le proteste delle donne iraniane. A mobilitare le piazze c’è anche Amnesty international che domenica 9 ottobre sarà a Trinità dove, in collaborazione con il Comune, organizza alle 10 un flashmob.
Una mobilitazione per ricordare Mahsa Amini, la donna curda arrestata lo scorso 13 settembre a Teheran dalla cosiddetta polizia “morale” iraniana, che regolarmente sottopone donne e ragazze ad arresti e detenzioni arbitrarie, torture e altri maltrattamenti per non aver rispettato l’obbligo discriminatorio di indossare il velo. Secondo testimoni oculari, Mahsa Amini è stata picchiata violentemente mentre viene portata con la forza nel centro di detenzione di Vozara a Teheran. Entrata in coma poche ore dopo l’arresto viene trasferita all’ospedale di Kasra dove muore tre giorni dopo.
Le autorità iraniane hanno annunciato indagini negando contemporaneamente qualsiasi illecito. Ma questo non è bastato a fermare le numerose mobilitazioni della società civile dilagate su tutto il territorio nazionale e contrastate con violenza. Il 22 settembre le vittime erano oltre 30 tra cui quattro minorenni, numero salito nei giorni successivi - secondo l’organizzazione Iran Human Rights - almeno a 70; un centinaio le persone ferite e altrettante quelle arrestate.
A seminare morte nelle strade di almeno dieci province iraniane, utilizzando proiettili veri (compresi pallini da caccia e di metallo) sono la Guardia rivoluzionaria, le forze paramilitari basiji e agenti in borghese.
“Dobbiamo e vogliamo guidare un’ondata di solidarietà nei confronti di chi, per protestare, rischia morte e repressione - spiega Stefania Cogno a nome di Amnesty -. Per questo invitiamo tutti i cittadini a partecipare numerosi”.
Amnesty ha aperto una petizione rivolta all’Ambasciata iraniana disponibile sulla pagina ufficiale dell’associazione nella sezione “Appelli, Iran proteggere il diritto di protesta”.