Si è spento don Carlo Musso, una vita spesa per la comunità del Salice

Il rosario giovedì 20 ottobre alle 16 in santuario a Fontanelle, alle 19 nella chiesa parrocchiale di Centallo; i funerali venerdì 21 nella medesima chiesa alle ore 15.

Musso Don Carlo
Chiesa del Salice, aprile 2008

È morto nella notte nella Casa del Clero di Fontanelle don Carlo Musso. Aveva 92 anni. Si è spento a poco a poco, accudito dal personale della Casa e dai familiari. Lascia il fratello Mario, l’unica nipote Lara (con Sabino) cui era molto legato, i pronipoti Chiara, Francesco e Silvia. Il rosario viene recitato giovedì 20 ottobre, alle 16 in santuario a Fontanelle, alle 19 nella chiesa parrocchiale di Centallo; i funerali si celebrano venerdì 21 nella medesima chiesa, alle ore 15. La salma riposerà nella tomba di famiglia al cimitero di Centallo.

Don Carlo - che era nato a Marsaglia nelle Langhe monregalesi, il 25 novembre del 1929 - venne ordinato sacerdote il 27 giugno del 1954; dopo due anni e mezzo come curato a Cervere, arrivò nella parrocchia del Salice a Fossano nel dicembre del 1957 dove rimase fino a settembre 2009. Lasciato il Salice, si è trasferito “in pensione” a Centallo, dove ha abitato per una dozzina di anni in un alloggio di via Vico con la sorella Ida (scomparsa a fine dicembre 2020). A Centallo continuava a collaborare svolgendo il suo servizio pastorale in parrocchia, al San Camillo, a Mellea… fino a quando il suo fisico non ha più retto e, da febbraio di quest'anno, ha scelto di trascorrere gli ultimi mesi della sua vita nella Casa del Clero di Fontanelle.

Gran parte della sua vita di sacerdote, cinquant’anni!, è stata spesa per il Salice, prima accanto a don Lorenzo Berardo per 10 anni come curato, poi dal marzo del 1968 come parroco. Un periodo lungo, durante il quale don Carlo ha inevitabilmente dato una forte impronta personale, uno stile di essere chiesa. Il suo modo di “impostare i lavori” e di vivere il ministero di parroco è andato di pari passo con i grandi cambiamenti che la Chiesa stava attraversando in quel periodo, in particolare è stato ispirato dal vento nuovo del Concilio Vaticano II (di cui in questi giorni ricordiamo i 60 anni di inizio).

Nasce di qui la sua attenzione privilegiata per i laici, valorizzati non solo come collaboratori, ma resi corresponsabili della vita parrocchiale, in molteplici ambiti: dal gruppo San Vincenzo a quello della Caritas, dal Consiglio Pastorale (per tanti anni presieduto da un laico, in barba alla relativa norma canonica) al forte impulso dato all’Azione Cattolica fino al comitato del Borgo... Non c’è aspetto della vita parrocchiale che non sia stato affidato alla loro cura. “In questi 50 anni di convulsa trasformazione del quartiere sei stato come il nocchiero: hai saputo cogliere ciò che di buono e positivo nasceva, guardando al nuovo senza paura, nello spirito del Concilio” disse il sindaco Francesco Balocco nel settembre del 2009, in occasione del saluto di don Carlo alla parrocchia. Lo stesso sindaco insieme a tutto il Consiglio comunale, pochi mesi più tardi, nel luglio del 2010, conferì a don Carlo la cittadinanza onoraria.

Così la riforma liturgica conciliare ha alimentato e fatto sbocciare il suo amore per la liturgia che si è tradotto nella cura delle celebrazioni domenicali, nell’impulso dato alle corali parrocchiali, nell’attenzione ai tempi forti dell’anno liturgico. E non dimentichiamo l’impegno nella catechesi, per formare giovani e adulti capaci di vivere da laici nella comunità ecclesiale e nella società civile. Oltre alla Chiesa di persone, ha contribuito anche a far crescere e ampliare quella di mattoni. Tanti gli interventi, sia nel sostenere con impegno e convinzione le strutture lasciate in eredità dal suo predecessore (come la scuola Materna e l’Opera Pia “Marchisio”) sia nel realizzarne di nuove.

Il suo essere sacerdote non gli ha certo impedito di coltivare le sue passioni: la musica (quanti spettacoli alla stagione lirica dell’Arena di Verona!), la convivialità e l’amicizia a tavola attorno ad una bottiglia di buon vino, i viaggi con gli amici (sono pochi i paesi del mondo che don Carlo non ha visitato), la famiglia.

Musso Don Carlo 90 Anni Mellea 11 2019
don Carlo Musso festeggiato a Mellea nel novembre 2019, in occasione dei 90 anni