Medici di famiglia in Casa di riposo. Un nuovo accordo per “voltare pagina”

Cambiano radicalmente le modalità di erogazione del servizio di assistenza sanitaria

Anziana Casa Di Riposo
Foto Sir

È stato uno dei punti deboli della medicina territoriale evidenziati dalla pandemia. Il recente accordo stipulato da Sanità regionale e Organizzazioni sindacali pone le basi, tuttavia, per un cambiamento radicale delle modalità di erogazione del servizio di assistenza sanitaria dei medici di famiglia agli ospiti delle Case di riposo.

Il nuovo sistema funzionerà così: attraverso le Aziende sanitarie locali, verranno raccolte le disponibilità dei medici necessari a soddisfare le esigenze assistenziali degli ospiti delle Rsa nei singoli territori, prevedendo un rapporto ottimale medio di un medico ogni 30 ospiti, con possibilità di deroga fino a 60 ospiti per medico. L’assistenza sarà svolta sia in presenza, sia in forma di disponibilità, sia attraverso strumenti di assistenza a distanza e di telemedicina, in orario diurno, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20. Durante le ore di assenza in struttura, i medici garantiranno la continuità dell’assistenza diurna feriale, concertando tra loro un calendario di turni di disponibilità. Dalle 20 alle 8 e nei giorni festivi e prefestivi, rimane attivo il servizio di Continuità assistenziale (ex Guardia medica).

Dal canto loro, gli ospiti delle strutture sceglieranno il medico nell’ambito dell’elenco fornito dai bandi delle Asl, fino al raggiungimento dei rispettivi massimali. Una volta preso in carico, l’assistito verrà cancellato dall’elenco del medico di medicina generale a cui afferiva precedentemente all’inserimento in struttura e, laddove il medico scelto non abbia più disponibilità, l’ospite sarà assegnato ad un medico operante in struttura, che abbia tale disponibilità.

Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 23 novembre