C’è una complessiva emergenza sovraffollamento nelle carceri piemontesi secondo l’annuale dossier presentato dal Garante regionale delle carceri, Bruno Mellano, insieme ai garanti delle singole case di reclusione. E ci sono altri due importanti punti critici: la necessità di riorganizzare e in molti casi ristrutturare i locali esistenti e la carenza di personale. “Spesso spazi, stanze, magazzini, depositi, cortili, pur esistenti, risultano trascurati, sottoutilizzati o del tutto inutilizzati - è stato spiegato nella conferenza stampa -. Ad esempio a fine luglio 2022 in Piemonte risultavano ben 269 camere di pernottamento non utilizzabili, corrispondenti a 319 posti ‘temporaneamente’ non disponibili nelle 13 carceri per adulti: si tratta della dimensione di un istituto penitenziario di media grandezza”.
Altro tasto dolente, come detto, è quello relativo al personale: sono 406 le figure che mancano tra dirigenti (-18), ispettori (-258) e sovrintendenti (-376), mentre si registra un surplus (+246) di agenti assistenti.
In questo quadro complessivo la casa di reclusione di Fossano sembra essere “esonerata” dalle più gravi criticità: su una capienza massima dichiarata di 137 detenuti al Santa Caterina a fine dicembre ce n’erano 80. Inoltre “si sottolinea come negli ultimi anni la Casa di Reclusione a custodia attenuata (l’unica in Piemonte) abbia vissuto una significativa stagione di progettualità e di interventi di recupero e valorizzazione degli spazi - spiega il dossier -. Sono stati finanziati interventi per la conversione di spazi detentivi a sostegno delle misure come la semilibertà e gli articoli 21 per le persone ammesse al lavoro esterno o interno, in una prospettiva di espansione di queste posizioni legate ai numerosi progetti nati e cresciuti sul territorio”.
Servizio completo su La Fedeltà di mercoledì 4 gennaio