Quel filo rosso che salva la vita

A Trinità Gli instabili in scena con "Appena un po' di sangue", una pièce per dire grazie all’Avis

scena in una stanza di ospedale con un ragazzo ferito nel letto, una dottoressa che legge il referto e una infermiera vicino al letto

“Appena un po’ di sangue” è la pièce teatrale presentata dalla compagnia Gli instabili venerdì sera 10 febbraio al teatro Garavagno di Trinità. Titolo emblematico dell’atto unico scritto da Ernesto Zucco su invito del donatore avisino Elio Gatti per celebrare i 75 anni della fondazione dell’Avis di Fossano e i 45 anni della nascita della sezione trinitese.
“Appena un po’ di sangue” è la storia di quel dolore che, prima o poi, entra in tutte le nostre famiglie. Il dolore per una malattia, un incidente che mette un nostro caro in pericolo di vita. Ed è proprio qui che i donatori fanno la differenza. Perché con quel semplice gesto del donare un po’ del loro sangue quella vita spesso viene salvata. Non è retorica o sentimentalismo. È realtà.
“Con queste manifestazioni - ha detto Elio Gatti a nome dell’Avis - l’Avis, l’associazione nata nel 1927 e che conta più di 1 milione e 300mila donatori, cerca di motivare quante più persone possibile a diventare donatori. Perché donare è un piccolo gesto che può salvare una vita e per tutti può arrivare il momento di averne bisogno”.

Articolo su la Fedeltà di mercoledì 15 febbraio