“La filiera del grano nata a Fossano va estesa a tutto il Piemonte”

Il presidente del Consorzio agrario Cap Nord Ovest chiede un ulteriore “sforzo” al Catac Coldiretti del Fossanese che 15 anni fa riportò la coltura del frumento in zona e ora fornisce i molini di tutta Italia 

Una campagna particolare difficile, quella del grano, quest’anno: 23 giorni di pioggia in maggio; un’umidità protrattasi anche nella fase di raccolta. Nonostante questo, martedì scorso all’incontro che si è svolto al “Giardino dei tigli” di Cussanio in cui si è fatto il bilancio della campagna cerealicola 2017-2018 si respirava un clima positivo.  “I problemi climatici hanno provocato problemi a tutta la produzione - ha detto Luigi Bianchi - direttore commerciale del Consorzio agrario Cap Nord Ovest tuttavia lavorando in filiera, l’intervento costante dei tecnici ha consentito di ottenere partite di grano meno inquinate”.

Ma bisogna andare avanti. È l’appello del presidente del Consorzio agrario Cap Nord Ovest Tonino Gai: L’industria ora  cerca il made in Italy. Bisogna arrivare ad avere una massa critica importante per rispondere a queste richieste. Per soddisfare quello che il mercato richiede dobbiamo trasmettere quello che si fa qui in tutta la regione; l’obiettivo è arrivare a un Catac Piemonte”.