Arriva la salva-sagre, la nuova direttiva sicurezza per le manifestazioni

Emanata oggi la nuova direttiva sulle misure di safety. Il deputato Flavio Gastaldi: "vince il buonsenso"

È stata emanata oggi (mercoledì 18 luglio) la nuova direttiva ministeriale sulle misure di safety da adottare in occasione di pubbliche manifestazioni ed eventi di pubblico spettacolo. 

Il Ministero ha riassunto le nuove disposizioni come un provvedimento innovativo con un sostanziale accorpamento delle vecchie note e circolari a favore di una semplificazione richiesta dagli organizzatori di piccoli eventi che “sono la forza del nostro territorio”. Saranno direttamente i sindaci a valutare se sarà necessario convocare la Commissione di vigilanza (sulla base del piano di sicurezza redatto dall'organizzazione) per dare il via libera allo svolgimento della manifestazione. Una rivoluzione che non segue più le “Linee guida della Prefettura di Roma" ma porta una forte semplificazione soprattutto in termini di operatori di sicurezza necessari. La parola d'ordine è flessibilità senza rinunciare alla sicurezza.

Soddisfatto l'onorevole Flavio Gastaldi, diventato in poco tempo dall'insediamento alla Camera, punto di riferimento romano del mondo del volontariato organizzativo comunale: "È una vittoria dei piccoli Comuni, delle associazioni e delle Pro loco. Dopo l'incontro con i colleghi parlamentari e l'Unpli dal prefetto Gabrielli, ho continuato a mantenere i contatti col Ministero quasi quotidianamente per scambi di opinioni e suggerimenti derivanti dalla mia personale esperienza sul campo maturata negli anni da amministratore comunale e da organizzatore nella mia Pro loco di Genola. Ho presenziato personalmente sul territorio ad ogni incontro sul tema a cui mi era possibile partecipare: il mio intento era quello di far sentire ai volontari la presenza politica di 'uno di loro' che si impegnasse a risolvere il problema il più velocemente possibile".

Da 'Prolochista' - conclude Gastaldi - non posso far altro che ringraziare tutti gli esperti che ci hanno accompagnato durante questo intenso percorso e che, oltre alle parole vuote troppo spesso sentite in questo periodo, hanno messo a disposizione le loro competenze e il loro silenzioso lavoro dietro le quinte per la modifica di una norma che ha rischiato di minare l’alto valore storico, culturale e sociale degli eventi nei nostri Comuni. In questi giorni c'è stata la rincorsa a salire sul 'Carroccio del vincitore' per intestarsi la paternità del provvedimento, ma nonostante questo sono molto soddisfatto che sia stata la provincia di Cuneo ad aver avviato questo percorso. In questo caso ha vinto il buonsenso".