Adriano Favole e “La bussola dell’antropologo”

Il docente universitario trinitese ha dato alle stampe un nuovo libro sul ruolo dell’Antopologia culturale nella società multietnica attuale e nella prevenzione dei conflitti che da essa si generano  

Il trinitese Adriano Favole, presidente del corso di laurea magistrale di Antropologia culturale ed Etnologia, dal 1° ottobre sarà vice-direttore di Culture, Politica e Società (ex Scienze Politiche). Da anni collabora con “La Lettura”, lo storico inserto del Corriere della sera (che da domenica è stato trasformato  in un supplemento culturale) e recentemente ha pubblicato, con gli Editori Laterza, “La bussola dell’antropologo”. 

In occasione dell’uscita di quest’ultimo libro, gli abbiamo posto alcune domande sul significato del suo lavoro che da Trinità lo ha portato spesso in giro per il mondo. La tesi di Favole è che, a fronte delle ondate di migrazione, non basta un generico sentimento di empatia, ma occorre dotarsi di una bussola che fornisca strumenti concettuali e conoscitivi. È convinto che l’antropologia possa offrire strumenti per prevenire le ostilità che si stanno manifestando con tanta durezza verso lo “straniero”. “La conoscenza dell’altro – dice -  è un elemento importantissimo per sgretolare il muro che ci costruiamo contro chi arriva da fuori. Poiché in realtà, dal punto di vista dei sentimenti, delle emozioni, del modo di relazionarci, siamo tutti molto simili; sarebbe sufficiente che ci conoscessimo per andare oltre quel muro”. E l’antropologia offre gli strumenti per conoscere e interpretare le culture degli altri popoli.

 

Il servizio completo su La Fdeltà di mercoledì 24 luglio