Agricoltura sostenibile: come? – 03

La Cattedra del Contadino 11.05.2016

Rispettosa della natura. Vantaggiosa per gli agricoltori. Giusta per la società. Questi i tre elementi che determinano un’agricoltura sostenibile.
In antiteti rispetto al modello di agricoltura intensiva, che mira a produrre grandi quantità in poco tempo, a costi minori e sfruttando al massimo il terreno, l’agricoltura sostenibile vuole preservare la risorsa ambiente ed essere vantaggiosa per l’intera società: dall’agricoltore fino al consumatore finale. Per questo è necessario trovare il punto di equilibrio tra la tutela dell’ambiente e l’aumento, spesso incondizionato, della produttività.
Preservare l’ambiente significa rispettare le sue risorse naturali.
È necessario un uso più efficiente dell’acqua.
Il suolo non può essere privato delle sue sostanze nutritive. Per questo la sua fertilità va protetta e incrementata.
La biodiversità, che racchiude le varietà della vita presenti sul nostro pianeta, rappresenta una ricchezza da tutelare.
Non possono essere utilizzati troppi farmaci e sostanze chimiche, fertilizzanti, pesticidi ed insetticidi, che recano danno alla terra ma anche all’uomo, tramite il cibo.
Un progetto di agricoltura sostenibile, implica il centrale ruolo dell’agricoltore. Questo infatti non può essere semplice produttore ma ha il compito di salvaguardare l’ambiente tramite buone pratiche agricole. L’agricoltore vede un miglioramento della qualità della sua vita dall’agricoltura sostenibile. In cambio di un lavoro onesto verso la terra, gli è infatti garantito un reddito equo.
L’agricoltura sostenibile può anche essere analizzata dal punto di vista sociale, le produzioni devono infatti rispondere ad una domanda globale.
(3 - continua)