Ai familiari vittime di Nizza: rispondere all’odio con l’amore

Ha accarezzato la foto della ragazzina morta durante la folle corsa del Tir dell’orrore sul lungomare di Nizza, che la madre teneva al petto, accolto l’abbraccio della bambina che ha perso un familiare quella sera di festa del 14 luglio, stretto la mano commosso alla donna musulmana che piangeva un parente ucciso dalla cieca violenza di chi si definiva seguace di Allah. Al termine dell’udienza ai familiari delle vittime dell’attentato di Nizza, in Aula Paolo VI, Papa Francesco ha voluto incontrare personalmente, uno ad uno, chi è stato colpito degli affetti da una violenza che non ha badato “all’origine o alla religione”.