Assicurazioni, “costa” più il maltempo che furto e incendio

Gli effetti del cambiamento climatico sulle polizze assicurative: il caso fossanese dopo la terribile grandinata di fine luglio

Nell’epoca del cambiamento climatico, violenti temporali e intense grandinate diventano - purtroppo - eventi piuttosto comuni, a cui non è possibile appiccicare la definizione di “straordinario”. Ma, almeno per un po’, sarà difficile scacciare dalla mente le immagini di quanto è accaduto lo scorso 31 luglio. In buona parte del Fossanese, il cielo ha riversato al suolo enormi chicchi di ghiaccio, che hanno provocato gravi danni sia alle coltivazioni, sia ad auto e case: la quantità di grandine caduta era tale che, per la sua rimozione, lungo le strade si sono visti anche i trattori.

A Fossano è stata colpita soprattutto la zona di Cussanio e Tagliata. Sono caduti al suolo “chicchi grandi quanto una pallina da tennis”, ha scritto - poco dopo la conclusione del temporale - sul proprio profilo Facebook il sindaco Dario Tallone: “L’agricoltura, già in forte sofferenza, ora è in ginocchio - ha aggiunto il primo cittadino -. Solidarietà e vicinanza a tutto il settore agricolo, è ora di intervenire con aiuti economici”. Non a caso, nei giorni successivi all’Albo pretorio è comparso il documento con cui la Giunta comunale chiede il riconoscimento dello stato di calamità naturale, invocando “i benefici determinati per il comparto agricolo”.

Il Comune di Villafalletto, a sua volta, ha calcolato danni per circa un milione di euro nel proprio territorio: il piccolo centro si è imbiancato come durante una nevicata e per ripulire le strade è stato impiegato un trattore. Nella vicina Vottignasco, intere colture di mais, fagioli e ortaggi sono state gravemente danneggiate, così come il tetto di cascina Mirandola, immobile di proprietà del Comune: il danno, per la sola copertura dell’edificio che misura 2mila metri quadrati, è stimato in 120mila euro. I sindaci Pino Sarcinelli di Villafalletto e Daniela Costamagna di Vottignasco hanno chiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale e inviato alla Regione Piemonte le domande (circa una ottantina) di agricoltori e residenti per il risarcimento dei danni;  molti altri cittadini si sono rivolti all’assicurazione.

Sul solo fronte dell’agricoltura, all’inizio di agosto la Coldiretti piemontese ha stimato danni per “32 milioni di euro, tra produzioni e strutture duramente colpite” dopo gli eventi estremi di giugno e luglio, che si sono verificati in buona parte del territorio regionale e nel cui elenco compare anche la grandinata nel Fossanese. Mais, cereali, frutta, verdure e la vite sono le coltivazioni che hanno pagato - e in una certa misura rischiano ancora di pagare - il prezzo più elevato alle bizzarrie del tempo.

Moltissime, com’è inevitabile, le segnalazioni inoltrate alle Compagnie assicurative, che sono ormai costrette, per il cambiamento climatico e in particolare per la frequenza degli eventi “estremi”, a ripensare condizioni contrattuali e tariffe da proporre ai propri clienti per la copertura dei danni provocati da fenomeni di questo tipo: peraltro, in provincia di Cuneo i tassi per la copertura dei danni da eventi atmosferici sono già molto più alti di quelli per la copertura da incendio e furto. “È stato un evento di portata non catastrofale, ma sicuramente eccezionale - commenta Paolo Bima, titolare della storica agenzia assicurativa di piazza Romanisio -. Pur essendo stata una grandinata che ha colpito solo una parte di Fossano, i sinistri sono stati innumerevoli”. E riguardano sia auto che abitazioni. Per alcuni veicoli, soprattutto quelli più vecchi, la riparazione è di fatto antieconomica, perché la stima del danno supera il valore a cui è stato possibile assicurare l’auto; in certi casi, i carrozzieri devono tagliare il tettino dell’auto per saldarne uno nuovo, essendo impossibile la riparazione di quello colpito dalla grandine.

Gli stessi carrozzieri hanno dovuto sostituire numerosi cristalli distrutti dalla grandine.  “Abbiamo effettuato circa 80 interventi; alcuni di essi sono ancora in corso perché abbiamo dovuto attendere i ricambi - spiega Lorenzo Constantiello di Glassdrive -. Un evento straordinario come questo a Fossano non si verificava da anni”.