Guinea, donne e bambini attori della propria dignità grazie al progetto Lvia

Quaresima di Fraternità 2024 - Meta 5

Guinea

Siamo giunti alla quinta e ultima proposta di Quaresima dell’Ufficio diocesano per la Cooperazione missionaria: si va ad aggiungere agli altri quattro progetti già presentati (vedi sotto) verso cui le comunità parrocchiali sono chiamate ad indirizzare il frutto della carità e della generosità.

A 100 anni dalla nascita (29 dicembre 1923) del fondatore don Aldo Benevelli, la Chiesa diocesana di Cuneo-Fossano si impegna a sostenere un progetto dell’Lvia in Guinea nella località di Fouta Djallon.

L’Associazione Internazionale Volontari Laici (Lvia), nata nel 1966, fa parte del variegato mondo delle Organizzazioni di volontariato internazionale e si ispira ai valori evangelici con l’obiettivo di difendere e promuovere la dignità di ogni persona, il godimento delle libertà fondamentali, l’accesso alle risorse e ai servizi, la possibilità di vivere in un ambiente sano… Lvia interviene in dieci paesi africani promuovendo progetti principalmente nei settori dell’acqua e servizi sanitari, sicurezza alimentare e agricoltura sostenibile, inclusione e innovazione sociale.

In Guinea, nel distretto di Pita e Dalaba, a Fouta Djallon, Lvia vuole favorire con le donne un percorso di informazione e accompagnamento sulle tematiche nutrizionali e sulla sicurezza alimentare soprattutto per le mamme e i bambini. La situazione nutrizionale dei bambini sotto i cinque anni rimane precaria e circa un bambino su cinque è vittima di malnutrizione, in generale per pratiche alimentari ed igienico sanitarie improprie. L’età in cui inizia la malnutrizione (cronica, moderata e grave) generalmente coincide con la fascia d’età dei bambini dai sei mesi in su, dopo la prima fase di allattamento al seno. Anche se i bambini piccoli iniziano a mangiare dal piatto di famiglia a partire dai 12 mesi, i modelli tradizionali di distribuzione del cibo e le abitudini all’interno della famiglia fanno sì che le donne e i bambini non abbiano lo stesso accesso a fonti di cibo ricche di proteine riservate a uomini giovani e anziani. Spesso le donne sono discriminate in merito all’accesso alla formazione, alle risorse e con un modesto potere di decisione sul budget familiare.

Il progetto si propone di selezionare e formare innanzitutto dieci facilitatrici comunitarie provenienti dai villaggi a cui sarà inoltre distribuito un kit di utensili per la preparazione di alimenti, materiali igienici, come anche una guida per la conduzione dell’attività nei villaggi. A seguire le facilitatrici saranno impegnate in attività di formazione a cascata attraverso sessioni nei villaggi in gruppi di 20 coinvolgendo un totale di 400 persone. Si ipotizza che beneficiari indiretti di queste buone pratiche igienico-nutrizionali possano raggiungere una popolazione di circa 10.000 persone.

Per sostenere questo e gli altri quattro progetti di solidarietà presentati nelle precedenti settimane di Quaresima (vedi sotto), si può utilizzare l’IBAN IT61J0306909606100000006002, intestato alla Diocesi di Cuneo-Fossano, segnalando nella causale “Quaresima di fraternità 2024”.

Quaresima di Fraternità 2024: